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Blockquote, come usarlo correttamente.

Il tag html <blockquote> ... </blockquote> cioè blocco di citazione è stato creato per indicare ai motori di ricerca ...


Il tag html <blockquote> ... </blockquote> cioè blocco di citazione è stato creato per indicare ai motori di ricerca quale parte della pagina web è copiata da altre già esistenti, sia proprie che altrui. 

La sintassi corretta per citare del testo copiato è: 

 <blockquote cite="https://.... "> contenuto citato </blockquote> 

Esempio di citazione, fonte wikipedia:

<blockquote>...</blockquote>
Crea una citazione, convenzionalmente visualizzata indentata ma non realizzata per indentare il testo. Può automaticamente aggiungere delle virgolette. L'attributo cite può fornire la fonte e deve essere una URL completa.


Nota bene 1: Quanto è possibile citare?

Le citazioni sono permesse, se consideriamo quella pessima legge sul diritto d'autore che limita la naturale funzione umana di comunicazione che comprende l'apprendere ed il riusare elementi appresi, tuttavia è bene ricordarsi che la quantità di citazione è limitata, moooolto limitata in base a questa pessima legge. Per saperne di più vedi: 
it.wikipedia.org/wiki/Diritto_d'autore_italiano

 

Nota bene 2: Verifica se la fonte è libera o meno.

Valuta se la fonte fornice liberamente o meno ciò che pubblica.
Approfondimenti su questo argomento, vedi:


Nota bene 3: Evita inutili spese e battaglie legali.

In linea di principio potreste essere anche d'accordo con me, oppure no, non importa, vi metto in guardia dal fatto che molti avvocati lucrano su mandato di autori, di chiedere risarcimenti a riguardo del diritto d'autore quindi, per evitare inutili spese e battaglie legali,  citate piccolissime parti, aggiungere piuttosto un link alla pagina oppure, ancora meglio, vi consiglio di rielaborare il testo citato "parafrasandolo", così l'autore, ed il suo avvocato possono andare a farsi benedire sull'altare del diritto d'autore con buona pace per l'incertezza delle fonti! 


Nota bene 4: le citazioni servono d'avvero ai motori di ricerca?

Quando vi dicono che è importante per i motori di ricerca sapere qual è la fonte del testo citato, sappiate che la probabilità che più di 3 parole di seguito siano uguali in milioni di testi è davvero bassa. Quindi un motore di ricerca può determinare con una semplice ricerca interna nel proprio database se il testo è citato o meno esiste già al suo interno o meno.

Nota bene 4: l'incertezza della fonte, un cane che si morde la coda.

Se citiamo un testo che abbiamo trovato su un sito, come facciamo a sapere se quel testo stesso non è citato a sua volta ma senza fonte e quindi come facciamo a sapere qual è la fonte originale di quel testo? Domanda retorica. Il problema non è questo, il problema è il diritto d'autore ed il fatto che come società intera ci siamo organizzati sullo sfruttamento economico di qualcosa che sta alla base dello sviluppo della cultura della società stessa, invece di organizzarci come collettivo di si dare un supporto a chi produce cultura, ma di evitare che coloro che lo fanno possano introdurre delle "tasse" sullo diffusione e sviluppo della conoscenza. Il fatto che molti non riescano ad immaginarsi modelli diversi da questo non vuol dire che non esistano, vuol dire soltanto che sono o privi di immaginazione o talmente avidi da non riuscire ad immaginare modelli diversi.


Considerazioni personali sul diritto d'autore.

Considero quella sul diritto d'autore una pessima e limitante legge per lo sviluppo della cultura umana. Legge che non ha strumenti di contrappesi di diritto, cioè fornisce più diritti al singolo e meno alla collettività che ha formato il singolo e tutti gli elementi che ha usato per la costruzione del testo o opera citata. Collettività la quale in base agli stessi principi del diritto d'autore, potrebbe rivendicare a sua volta i diritti sulle singole parole, significati, o strutture delle frasi. Perché se ci pensate chi determina dove dobbiamo mettere un limite al diritto? Sempre e solo il dibattimento politico e la relativa generazione di leggi. 

Comprendiamo che il diritto d'autore non è un diritto naturale ma un diritto inventato, quindi che dipende dal periodo storico culturale, diritto inventato attraverso il quale singoli rivendicano sulle proprie opere, considerandosi più importanti della collettività, più di quanto la collettività stessa gli ha fornito come cultura. 

Detto ciò, considerando che questo problema limita la diffusione della cultura umana, valutate seriamente di dare il vostro voto a coloro che a livello politico vogliono riformare il diritto d'autore, il copyright ed i brevetti in modo più socialmente "più sensato ed equilibrato" e meno basato solo sullo sfruttamento speculativo e lucrativo da parte di singoli sulla collettività.

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